L’equiseto deve il suo nome al latino equus (cavallo) e saeta (crine) per la sua somiglianza alla coda del cavallo. E’ diffuso in molte parti di Europa, Asia, Medio Oriente e Nord America.
Discendente di un grande albero, parente stretto della felce, che cresceva 400 milioni di anni fa durante l'epoca paleozoica, l'equiseto è una pianta senza fiori e vere e proprie foglie, con steli cavi e germogli che sembrano asparagi. Cresce in luoghi umidi, in prossimità di corsi d’acqua, spesso su terreni argillosi dai quali assorbe silice e altri minerali che trasforma in composti biodisponibili per l’uomo. L’equiseto è una pianta conosciuta sin da epoche antiche per le sue virtù terapeutiche, soprattutto remineralizzanti e diuretiche.
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