L'arcobaleno
Quando esce il Sole dopo un acquazzone puoi scorgere tra le nuvole un arcobaleno. La luce bianca, rifratta e riflessa da milioni di goccioline sospese nell'aria, si separa nei colori dello spettro. La luce subisce una leggera deviazione al contatto con la goccia di pioggia (rifrazione) e viene poi riflessa indietro verso l'osservatore dalla superficie curva posteriore della goccia. Così è possibile vedere un arcobaleno soltanto quando ci si pone tra il Sole e la cortina di gocce. La luce, di differenti lunghezze d'onda, è deviata a diverse angolazioni e così i colori diventano chiaramente separati , con il violetto all'interno e il rosso all'esterno dell'arcobaleno.
Sebbene ogni gocciolina rifragga lo spettro completo di colori, l'osservatore vede raggi violetti da un insieme di goccioline, gialli da un altro e così via a causa dei diversi angoli di rifrazione.
L'arco dell'arcobaleno è parte di un cerchio immaginario che ha l'ombra della testa dell'osservatore come centro. Ogni persona vede il proprio, unico, arcobaleno e non può mai raggiungere la sua fine, dato che l'arcobaleno si muove con l'osservatore stesso nel momento in cui questo guarda le goccioline da un angolo differente.
Due fenomeni di riflessione interna alle goccioline creano un arcobaleno secondario, meno brillante, all'esterno del primo, con l'ordine dei colori invertito.
E pensare che io credevo che l'arcobaleno prendesse origine da una pentola piena d'oro!
RispondiEliminail brancobaleno... :)
RispondiEliminamamma! il tuo blog è molto interessante.. :) è bello seguirti da qui!